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La Mediazione Telematica: Un Nuovo Orizzonte per la Risoluzione delle Controversie
Le nuove sfide digitali nel campo della risoluzione alternativa delle controversie
Nicola Maria Levita
7/18/20242 min read
La Mediazione Telematica: Un Nuovo Orizzonte per la Risoluzione delle Controversie
La mediazione telematica ha registrato un notevole sviluppo negli ultimi anni, segnando un cambiamento significativo nel panorama della risoluzione delle controversie legali. Sebbene il concetto di mediazione a distanza fosse già stato introdotto nel D.Lgs. 28/2010, è stato solo durante la pandemia che ha trovato piena attuazione, con la Riforma Cartabia che ha introdotto modifiche cruciali per regolarne l'utilizzo.
Le Prime Sperimentazioni della Mediazione Telematica: Gli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 28/2010 hanno aperto la strada alla possibilità di svolgere la mediazione attraverso modalità telematiche, sebbene fosse una pratica poco diffusa e priva di una normativa uniforme. Tuttavia, il regolamento degli organismi di mediazione doveva garantire la sicurezza della comunicazione e la riservatezza dei dati, mentre il consenso delle parti era necessario per avviare il processo.
L'Emergenza Sanitaria e la Mediazione Telematica: Durante l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19, la mediazione telematica è diventata l'unica opzione disponibile per continuare le trattative legali. L'articolo 83 del decreto Cura Italia ha permesso lo svolgimento delle sedute di mediazione tramite videoconferenza, previo consenso di tutte le parti coinvolte. Tuttavia, in caso di mancato consenso, la mediazione doveva essere sospesa fino alla fine dell'emergenza.
Con l'articolo 83 comma 20 bis del D.L. 18/2020, è stata estesa la possibilità di utilizzare la mediazione telematica anche al di fuori del periodo di emergenza, sempre con il consenso di tutte le parti coinvolte. Questo articolo ha anche introdotto un iter di sottoscrizione misto per i documenti, consentendo la firma digitale per le parti e i legali, mentre il mediatore firma digitalmente i verbali.
La Mediazione Telematica come Preferenza Normativa: La Riforma Cartabia ha consolidato l'uso della mediazione telematica introducendo l'articolo 8 bis nel D.Lgs. 28/2010. Una delle principali novità è stata l'eliminazione del requisito del consenso di tutte le parti per avviare la mediazione telematica, consentendo ora la partecipazione da remoto anche su richiesta unilaterale.
Inoltre, il verbale finale e gli eventuali accordi devono essere redatti come documenti informatici nativi e sottoscritti digitalmente da tutte le parti, i legali e il mediatore. Questa disposizione rende il processo di firma più efficiente e sicuro, garantendo la validità legale dei documenti.
L'Applicazione Pratica della Mediazione Telematica: La mediazione telematica offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi e dei tempi associati ai procedimenti legali, la possibilità di coinvolgere parti distanti geograficamente e la flessibilità nell'organizzazione degli incontri. Tuttavia, la sua efficacia dipende anche dalla disponibilità delle parti e dei legali ad adottare strumenti digitali e adattarsi alle nuove modalità di lavoro.
Conclusioni: La mediazione telematica rappresenta un nuovo orizzonte per la risoluzione delle controversie legali, offrendo un metodo flessibile, efficiente e accessibile. La sua crescente diffusione è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui l'evoluzione della tecnologia, le esigenze emergenti durante la pandemia e la volontà del legislatore di favorire l'utilizzo di strumenti alternativi al contenzioso giudiziario.
Nonostante le sfide e le difficoltà iniziali, la mediazione telematica si sta affermando come una pratica consolidata nel panorama legale, destinata a diventare sempre più centrale nelle strategie di risoluzione delle dispute. La sua regolamentazione chiara e dettagliata, come quella introdotta dalla Riforma Cartabia, è fondamentale per garantire la sua efficacia e accettazione da parte delle parti coinvolte.
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